La muta del cane e del gatto: ecco alcuni consigli da seguire
Il rinnovo del pelo del cane e del gatto è spesso un problema ingestibile per alcuni padroni. Una professionista toelettatrice ci ha dato alcuni consigli
È arrivato l’Autunno e i nostri cani e i nostri gatti si preparano a rinnovare il loro manto, un ciclo naturale che avviene da fine settembre fino a fine novembre. Tuttavia, nonostante la muta del pelo del cane e del gatto si ripeta stagionalmente (primavera e autunno), sono tanti coloro che si fanno trovare impreparati nel gestirla.
Il motivo è la scarsa conoscenza e confusione in materia ancora molto diffuse, con il risultato finale però di non essere d’aiuto ai propri amici a quattro zampe.
Per chiarire le idee una volta per tutte, abbiamo deciso di affidarci ai consigli di una professionista toelettatrice, nonché coach della nostra Aries Academy Natural, Rosaria Maria Rana.
Insieme a lei in questo articolo andiamo a conoscere come e perché avviene la muta e soprattutto come affrontarla nel modo giusto seguendo alcuni importanti consigli.
La muta del pelo del cane
Come già anticipato, la conoscenza sul rinnovo del pelo del cane e del gatto è spesso accompagnata da alcune imprecisioni.
Una di queste è quella che dice che la muta sia legata al solo cambio di temperature caldo/freddo, quando in realtà – spiega l’esperta Rosaria Maria Rana – è influenzata e regolata dal fotoperiodo (rapporto tra ore di luce e di buio). Il fotoperiodo lungo in primavera, associato ad un aumento delle temperature, fa sì che il fitto sottopelo invernale venga perso del tutto e che quindi la muta sia totale. In autunno invece il fotoperiodo breve, con un calo delle temperature, stimola l’organismo a rinfoltire il mantello facendo sì che la muta sia parziale.
I cani a pelo medio perdono più pelo
Quando si parla della muta, ci viene da pensare che a perdere più pelo siano i cani e i gatti a pelo lungo. In realtà è vero il contrario.
Un altro dei miti da sfatare sulla muta del cane infatti, è proprio quello che afferma che la quantità di pelo perso dipenda dalla sua lunghezza.
“Paradossalmente – racconta l’esperta – a perdere maggiore pelo sono i cani e i gatti a pelo medio. Per esempio, uno dei cani più impegnativi durante la muta è il Pastore tedesco, un cane con un abbondante sottopelo. A cadere durante la muta infatti è il pelo secondario, che i cani a pelo lungo ne hanno meno, per questo la loro muta è più facile da gestire in termini di quantità di peli persi”.
Stessa cosa vale per i gatti, sebbene per quanto riguarda la muta dei felini ci sarebbe da fare un discorso a parte, che illustreremo più in basso nell’articolo.
Spazzolare il pelo regolarmente
Una delle regole fondamentali per affrontare la muta dei propri cani e dei propri gatti durante il rinnovo del manto è la spazzolatura.
Come spiega la toelettatrice, è una delle pratiche queste che deve essere intensificata in tutti i cani e i gatti, siano essi a pelo lungo, medio o corto.
“Spazzolare regolarmente i nostri cani e gatti, – sottolinea Rana – consente di aiutarli a sbarazzarsi con più facilità del pelo morto. Inoltre, nei casi in cui il cane e il gatto abbiano il pelo lungo, consiglio di utilizzare un condizionatore, quindi di non spazzolarli mai a secco. In questo modo si evita di provocare elettricità statica del pelo, di spezzarlo e di procurare dolore ai nostri amici animali”.
L’importanza di affidarsi ai professionisti toelettatori
Altro importante consiglio che dà Rosaria Maria Rana durante il periodo di muta, è quello di intensificare la frequenza della toelettatura. Questo vale per tutti i tipi di cani, ma soprattutto per quelli a pelo medio.
“Il motivo – spiega – sta nel fatto che il bagno facilità la caduta del pelo morto e chi lava in modo autonomo il proprio cane durante la muta rischia di ritrovarsi in casa un’ulteriore quantità di peli che avrà difficoltà a gestire. Pertanto è opportuno affidarsi a noi professionisti toelettatori, poiché utilizziamo trattamenti e strumenti idonei per ogni specifico caso e ogni tipologia di pelo”.
Occhio ai cani a pelo ruvido
Un occhio di riguardo va dato alla categorica di cani a pelo ruvido o ispido. Ovvero a quelle razze come il Border terrier, Jack Russel, lo Spinone, il Fox terrier, il Westie, e così via.
“Questa tipologia di cani – racconta Rana – hanno assoluto bisogno di essere sottoposti ai trattamenti di noi toelettatori, perché necessitano dello Stripping, una tecnica di toelettatura che consente ai cani a pelo ruvido di portare a termine la muta. Pertanto è fondamentale per loro garantire la regolare frequenza di toelettature. Quelli a pelo ruvido – aggiunge – sono cani infatti che, se non agevolati a eliminare il pelo morto che tende a compattarsi e a non far respirare la pelle, sono più soggetti a dermatiti. Quindi durante la muta vanno portati periodicamente nei centri di toelettatura professionali, e non due volte all’anno come invece fanno alcune persone”.
La muta del gatto, un caso a sé
Per quanto riguarda la muta dei gatti, il discorso richiede un’attenzione a parte, sebbene anche per loro valga la regola della spazzolatura continua da effettuare con l’uso di condizionatori se il pelo è lungo.
La muta del gatto comunque è molto più complessa rispetto a quella del cane, perché è diversa da gatto a gatto e per vari fattori.
“Ci sono alcune razze feline per esempio che perdono il pelo ogni due mesi, – spiega Rosaria Maria Rana – altri invece che tendono a non perderlo, come il Siamese. Per questo per ogni tipologia di gatto è consigliabile un trattamento specifico presso centri di toelettatura”.
L’importanza della toelettatura del gatto
Rispetto a quella del cane, la cura del manto dei felini viene spesso trascurata, o meglio sottovalutata. Motivo per cui capita che alcuni gatti durante il rinnovo del pelo rischiano di avere una serie di problemi.
Tutto ciò è da attribuirsi alla diffusione di un falso mito riguardo la loro pulizia, ovvero che i gatti fanno tutto da soli.
“Per prendersi seriamente cura del gatto – sottolinea infatti la toelettatrice – occorre sfatare il mito che i felini si lavano da sé. Questo è vero in parte, solo che per lo stesso motivo del cane anche il gatto elimina una maggiore quantità di pelo morto durante il bagno. Per questo, per facilitarne la caduta quando fanno la muta, sarebbe opportuno sottoporlo a lavaggio. Inoltre, siccome il rinnovo del loro pelo varia in base alla razza, è assolutamente necessario affidare il gatto ai trattamenti di noi toelettatori, che avremo così modo di monitorarne la muta e trattarla in modo specifico caso per caso””.
- Ringraziando la toelettatrice e nostra coach Rosaria Maria Rana per i preziosi consigli, noi della Aries Soluzioni Naturali, consapevoli di quanto sia importante la cura del manto dei vostri amati animali, vi invitiamo a conoscere le nostre varie Linee Per Rifinitura a base naturale e specifiche per ogni tipologia di cane e gatto.
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